LUCA VERTULLO: DOPO 14 ANNI SI MUORE ANCORA SUL LAVORO

Ieri è trascorso, quasi in silenzio, l’anniversario della morte di un ragazzo, avvenuta nel primo giorno di lavoro, mentre imparava il mestiere di portuale nella stiva di un traghetto. Il 1° settembre 2006 Luca Vertullo, di 22 anni, lavoratore precario avviato da un’agenzia interinale, moriva schiacciato dentro a una nave attraccata al terminal traghetti del porto di Ravenna. Dopo 10 anni dei 16 indagati ne risultarono definitivamente condannati due: il proprietario del rimorchio e il comandante della nave. Nessun “padrone”, come spesso accade, risultò penalmente colpevole. Le cause furono ricondotte alla rampa sporca su cui scendeva il trattore e al fatto che il rimorchio fosse sovrappeso. Solo dopo “l’incidente” fu installata una pesa per evitare il sovraccarico fraudolento dei rimorchi effettuato per ridurre i costi del trasporto.

Prima e dopo di Luca tante lavoratrici e tanti lavoratori hanno perso la vita mentre svolgevano attività lavorative: l’omicidio sul luogo di lavoro è causa ordinaria di morte. Se ne parla appena ne accade una nuova. E poi si torna a parlarne con quella successiva. Tra un intervallo e l’altro ci se ne dimentica.

Secondo i dati appena diffusi le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’INAIL nei primi sette mesi di quest’anno sono state 716: un aumento di 117 casi rispetto ai 599 registrati nello stesso periodo del 2019 (+19,5%). Spacchettando i numeri, sono passati da 167 a 113 (-32,3%) gli infortuni mortali in itinere e sono aumentati da 432 a 603 (+39,6%) quelli avvenuti in occasione di lavoro. Secondo l’Osservatorio Indipendente di Bologna si devono aggiungere i morti sul lavoro in agosto che sono stati 51.

Ravenna non è un’isola felice. Capita anzi spesso che lavoratrici e lavoratori non tornino a casa dal lavoro. Qualche volta per sempre. Nemmeno sotto il profilo del rispetto delle regole siamo esenti da violazioni. Anzi, negli ultimi mesi, dalla fine del lockdown, le notizie degli “incidenti” si sono alternate a quelle delle indagini sui vari profili di reato: dal caporalato alla truffa sui contributi, dal “nero” totale a quello “parziale”, ecc.

Come Ravenna in Comune avevamo previsto nel nostro programma elettorale la costituzione di un Osservatorio per la legalità e la sicurezza sul lavoro. Dopo lunga lotta abbiamo ottenuto l’assenso al suo avvio da parte del Consiglio Comunale. E dopo lunga attesa il Sindaco, nel mese di luglio, ha annunciato di averne parlato al Prefetto. È una buona notizia solo se alla comunicazione seguirà l’attivazione senza ulteriore ritardo. La legalità e la sicurezza sul lavoro sono un’emergenza nazionale e locale. Siamo in settembre e le “vacanze” sono finite: a quando la costituzione dell’Osservatorio?

[la foto è relativa ad un altro “incidente” in porto: nel luglio scorso  un lavoratore è precipitato nella stiva di una nave nel corso di operazioni portuali davanti allo stabilimento Bunge]

#MassimoManzoli #RavennaInComune #Ravenna #lavoro #infortuni #osservatorio

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“La vita vale meno degli affari”. Il duro commento del cantautore Ferretti, amico di Luca Vertullo, dopo la sentenza per la morte del 22enne al primo giorno di lavoro

Fonte: Romagna noi del 4 agosto 2009

 

One comment to “LUCA VERTULLO: DOPO 14 ANNI SI MUORE ANCORA SUL LAVORO”
  1. IL FATTO STESSO CHE “DOPO” SIA STATO INSTALLATA LA PESA VUOL DIRE CHE IL COSIDDETTO “INCIDENTE” ERA PREVENIBILE; PURTROPPO LE TECNOLOGIE VENGONO SVILUPPATE MOLTO DI PIU’ PER IL CONTROLLO SOCIALE CHE PER LA SICUREZZA; BISOGNA AVVIARE LA REDAZIONE DI REGISTRI LOCALI E REGIONALI DEGLI INFORTUNI MORTALI E DEGLI INFORTUNI NON ACCADUTI “PER UN PELO” (NEAR ACCIDENTS) , UN REGISTRO SU MODELLEO D QUELLO DEI MESOTELIOMI DA AMIANTO, MA FATTO MEGLIO; a Bologna in una decina di giorni tra luglio e agosto ci sono stati fìdi fatto 7 morti anche se le statistiche ufficiali e Inail ne conteranno 4 o addirittura forse tre; intanto i sindaci di Bologna e Ravenna tramano per un campo di calcio.
    In realtà si devono cambiare molte cose ma soprattutto i rapporti di forza tra capitale e lavoro.
    Vito Totire , medico del lavoro

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