PATRICK ZAKY: PICCOLI SEGNALI DALL’EMILIA ROMAGNA

Piccoli segnali positivi vengono dall’Emilia-Romagna nei rapporti con il regime dittatoriale egiziano di el-Sisi. La Giunta regionale ha infatti deciso di chiedere la sospensione di un accordo su educazione e formazione professionale che coinvolge un fondo che fa capo al Consiglio dei ministri egiziano. Questa la dichiarazione della vicepresidente della Regione Elly Schlein:

“Non ravvisiamo le condizioni per ratificare l’accordo, perché non possiamo considerare normali le nostre relazioni col Governo egiziano quando da 52 mesi ancora chiediamo verità e giustizia per Giulio Regeni, senza ottenere risposte, e quando dal 7 febbraio Patrick Zaky, iscritto all’Alma Mater, è detenuto in un carcere egiziano fino a data da destinarsi senza avere chiarezza sulle ragioni di questa detenzione e senza notizie sulle sue condizioni psico-fisiche, che ci preoccupano”.

E poi la presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Emma Petitti, lo scorso 14 maggio, ha chiesto di essere aggiornata sulla situazione e di mettere in campo ogni iniziativa possibile per la scarcerazione del giovane ricercatore egiziano, studente dell’Università di Bologna, ottenendo l’impegno formale dell’Ambasciata italiana in Egitto. Questo il comunicato:

“Come ho sottolineato nella mia lettera siamo tutti preoccupati per le condizioni di salute di Patrick che, essendo asmatico, è maggiormente esposto al rischio Covid in un ambiente come una prigione. Ringrazio l’ambasciatore per la sua risposta, per mantenere una scrupolosa attenzione sulla vicenda e per aver chiesto in più occasioni la scarcerazione dello studente. Credo sia fondamentale continuare a parlarne per non spegnere i riflettori su una situazione che ormai si protrae da quasi quattro mesi. Restiamo fiduciosi, auspicando un epilogo positivo e di poter riabbracciare al più presto Patrick qui a Bologna”.

Sono piccoli segnali che faticano a lasciare un segno nei potentissimi accordi tra Italia ed Egitto, disposti a passare sopra tutto e sopra tutti pur di far soldi. Armi, petrolio, c’è solo l’imbarazzo della scelta e dei motivi per dimenticarsi di Giulio e di Patrick. Noi di Ravenna in Comune, però, li registriamo comunque positivamente. E, nel nostro piccolo, continueremo a cercare di tenere viva l’attenzione sul bisogno di giustizia per Giulio e di libertà per Patrick.

[nella foto: la bacheca con il manifesto disegnato da Gianluca Costantini nella sede di Palazzo Corradini dell’Università a Ravenna]

#MassimoManzoli #RavennaInComune #Ravenna #GianlucaCostantini #FreedomforPatrickZaky

_____________________________________________

Zaky, le Regione stoppa accordi di formazione con Egitto

Sorgente: Elly Schlein su Patrick Zaky

_________________________________________________________________

Caso Patrick Zaki, l’ambasciata italiana in Egitto risponde a Emma Petitti

Sorgente: La presidente del consiglio regionale

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.