BISOGNA RIPENSARE INTERAMENTE IL NOSTRO MODELLO ECONOMICO DI SVILUPPO

Continuiamo a proporre riflessioni su come ricostruire un nuovo modello di convivenza per il dopo pandemia. Oggi pubblichiamo di seguito quanto espresso dalla Consulta Provinciale Antifascista pochi giorni fa, in vista delle celebrazioni di oggi, 75esimo anniversario della liberazione dal nazifascismo.

#ConsultaProvincialeAntifascista #RavennaInComune #Ravenna #postCovid19

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La Consulta Provinciale Antifascista di Ravenna, in vista della ricorrenza del 25 Aprile, intende condividere con tutte le cittadine e i cittadini alcune riflessioni. L’esperienza che stiamo vivendo ci deve fare prendere coscienza della pericolosa inadeguatezza del modello neoliberista applicato ai servizi pubblici essenziali come la sanità: nulla potrà essere come prima, la sanità deve smettere di essere terreno di tagli feroci e corruzione e ritornare al centro di buone politiche pubbliche, con risorse adeguate.

Ciò per rispetto dei deceduti, della vita e della salute dei cittadini e soprattutto del personale sanitario; Eroi in prima linea che con meno mezzi e strutture donano più che possono, anche la vita. Non basterà correggere gli errori, servirà ripensare interamente il nostro modello economico di sviluppo.

La sperimentazione di una legislazione dell’emergenza si può giustificare solo a tempo ed entro precisi limiti costituzionali, altrimenti, passata l’emergenza qualcuno vorrà mantenere le limitazioni di libertà come regime ordinario di cittadinanza addomesticata: siamo vigili ora e lo saremo ancora di più dopo, quando si tratterà di ripensare la società su basi nuove.

Non ci appartiene l’idea di una società controllata, chiusa, diffidente: dobbiamo piuttosto riscoprire l’umanità e prendere coscienza della estrema fragilità dell’ambiente, causata da un produttivismo senza limiti, che mette in discussione i diritti di tutti i lavoratori e delle giovani generazioni, chiedendo anche ulteriori sacrifici alle famiglie.

L’emergenza è terreno fertile per i neofascismi alla Orban, per le teorie dei pieni poteri, per gli esperimenti autoritari, per il consolidarsi di nuove oligarchie chiediamo vigilanza attiva alle istituzioni repubblicane e assicuriamo il nostro impegno democratico per impedire che leghismo e neofascismo abbiano il sopravvento in Italia.

Potremo uscirne insieme se, esaurita la pandemia, gestiremo la ricostruzione del Paese in chiave più progressista, egualitaria, solidaristica, ambientalmente sostenibile.

Il 25 Aprile ci uniamo all’ANPI nazionale aderendo alla sua richiesta di affacciarci alla finestra o al balcone alle ore 15 per cantare tutti insieme “Bella Ciao”!

Buon 25 Aprile di Libertà e Resistenza a tutte e a tutti.

Il Direttivo della Consulta Provonciale Antifascista di Ravenna

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Consulta provinciale Antifascista: Bisogna ripensare interamente il nostro modello economico di sviluppo

Sorgente: Antifascismo: cambiamo modello di società

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