GIÙ GIÙ GIÙ: SEMPRE PIÙ GIÙ!

È stato pubblicato dalla Camera di Commercio il report “Demografia delle imprese in provincia di Ravenna – 30 giugno 2019” con analisi e dati. 

Per farla breve: va male. Negli ultimi 12 mesi il saldo tra nuove iscrizioni e cancellazioni è negativo per 442 unità. Non solo. Il dato è peggiore di quello regionale, a sua volta negativo, mentre quello nazionale è positivo. Certo, non è che tutta l’economia gira attorno al numero delle imprese che operano in un territorio. Però si tratta di un dato significativo. Ancora di più considerando che quelle che hanno maggiormente contribuito al saldo negativo sono le imprese che operano nel settore del commercio (-143 unità) e dell’agricoltura (-125). Seguono le costruzioni (-74) e l’industria (-70).

Ancora peggio: abbiamo già dato notizie dello stesso tenore in passato. Se ne deduce che si tratta di un andamento che continua. Ravenna in Comune ha più volte lanciato segnali d’allarme. Al momento dell’approvazione del DUP, il Documento Unico di Programmazione, avevamo motivato come di seguito il nostro voto negativo:

«Se guardiamo al triennio che ha preceduto il 2018 (2015-2017), tra i settori tradizionali produttivi si sono perse: 78 aziende agricole (circa il 4%), 16 aziende manifatturiere (circa il 2%), 62 aziende del settore costruzioni (circa il 3%), 104 aziende del commercio (circa il 3.2%), 26 aziende del settore trasporti (circa il 4.2%). Se veniamo invece alla cronaca di questi giorni, Tozzi Sud dopo aver licenziato 71 dipendenti minaccia di privare di un reddito un altro centinaio; il protrarsi della crisi dell’edilizia, dopo Acmar e Iter, sta travolgendo Cmc, costretta a cercare rifugio in un concordato preventivo per sperare di evitare il fallimento (6 le richieste depositate per vederne certificato lo stato di insolvenza). Questi dati sono ancora più evidenti andando ad analizzare la continua crescita di spesa per il sostegno alle famiglie in difficoltà nel nostro Comune. L’esame del documento economico non consente, per nessuno di questi settori, di trovarvi misure di sostegno concreto e per dare impulso a ricreare un tessuto produttivo o commerciale florido. In questo contesto il tentativo di rilanciare il centro di ricerca di Marina di Ravenna rischia di rimanere solo un caso isolato, peraltro nell’incertezza di quando andrà a regime. Sarebbero invece indispensabili politiche capaci di attrarre fondi esteri e fondi europei in maniera seria e strutturata, politiche capaci di creare veri e propri poli di innovazione tecnologica che facciano da calamita per altri investitori. Se pensiamo che nella nostra città oltre il 20% di appartamenti risulta sfitto o inoccupato, andrebbero adottate con urgenza politiche di sostegno delle aziende, che consentano la salvaguardia dei posti di lavoro, accompagnandole in progetti di riconversione, riutilizzo, ristrutturazione». 

Eravamo in dicembre. Arrivati ad agosto, prevedibilmente, nella latitanza della Giunta Comunale il quadro d’insieme si fa sempre più negativo.

#MassimoManzoli #RavennaInComune #ravenna #cciaaravenna

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Pubblicato il report “Demografia delle imprese in provincia di Ravenna – 30 giugno 2019” con analisi e dati

Sorgente: Demografia delle imprese in provincia di Ravenna – 30 giugno 2019

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Economia. In dodici mesi perse 442 imprese. Il commercio è il settore più sofferente

Sorgente: report “Demografia delle imprese in provincia di Ravenna” pubblicato dall’ufficio studi della Camera di commercio di Ravenna

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Ravenna in Comune: “Un bilancio senza rilancio

Sorgente: La Tari non aumenta, nuove regole per la tassa di soggiorno: il bilancio del Comune di Ravenna

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