Leggiamo di insulti rivolti a Fatou Boro Lo. Epiteti volgari, lessico razzista, termini sessisti, un intero campionario di tutto quello che non ha cittadinanza in un Paese che si dichiara democratico o, semplicemente, educato.
Non si può passar sopra. Non si può continuare a far finta di niente. Non è una “buona” strategia evitare di replicare. Il limite si è superato da un pezzo.
Chi confonde la discussione di ordine politico con “questa roba” è in malafede. Chi giustifica è in malafede. Chi predica la tolleranza verso queste manifestazioni è in malafede.
Piena totale e indiscussa solidarietà a Fatou Boro LO da parte di Ravenna in Comune. Pretendiamo che analoga solidarietà venga immediatamente data da chi riveste ruoli istituzionali nella nostra Città, nella nostra Regione e nel nostro Paese. Pretendiamo immediata dissociazione da parte di chi, nel ruolo di capo politico di una parte politica, sia leader riconosciuto di quanti si richiamano a quella parte politica, superando il limite consentito dalle leggi, dalle consuetudini, dall’educazione.
Dichiarare che qualcuno sta facendo propaganda sulla pelle dei più deboli rientra nella dialettica politica. E, peraltro, costituisce affermazione per noi assolutamente condivisibile. L’insulto razzista sessista e semplicemente volgare sarà pure diventata pratica comune ma non può/deve essere accettato, lasciato passare. Basta!
