Ancora Sui Servizi Di Trasporto Pubblico: La Fermata Di Longana.

Parlare del trasporto pubblico, della mobilità sostenibile, dei diritti dei cittadini, e segnatamente di quelli delle periferie e del forese, vuol dire anche studiare le soluzioni pratiche e praticabili per risolvere i “piccoli” problemi che si presentano nelle diverse situazioni. Fra queste, la sicurezza stradale. Nello specifico, vogliamo sollevare il caso della sicurezza degli utenti del trasporto pubblico. Nel territorio n. 7, e precisamente sulla ormai famigerata Statale Ravegnana, la fermata dell’autolinea Ravenna – Forlì in località Longana costituisce una criticità che si deve affrontare in tempi brevi, e alla quale va trovata una soluzione.
Infatti, la fermata, sia nel senso Ravenna – Forli, che in quello Forlì – Ravenna, è priva non solo di una pensilina riparata, ma anche solo di un minimo spazio dove i passeggeri possano attendere l’arrivo dell’autobus, o discenderne, con un minimo di sicurezza. In pratica, le /gli utenti che aspettano l’arrivo del bus devono farlo stando sul ciglio della strada, e coloro che invece scendono in questa fermata, si ritrovano direttamente sull’asfalto, in un punto dove il traffico in certe ore è intenso e – ahinoi – spesso troppo veloce. Non si può affidare al solo “stare attenti” delle singole persone un problema di sicurezza di tale portata.
Fra l’altro il Consiglio territoriale della zona 7, all’unanimità, ha più volte fatto presente questa criticità, e avanzato anche alcune proposte.
Una possibilità sarebbe quella della costruzione di due piccoli piazzali, uno per ogni senso di marcia, che aumentino lo spazio a disposizione delle persone in attesa e in arrivo, dotati di protezione contro le intemperie. Se non abbiamo capito male, tale realizzazione sarebbe ostacolata da fattori di rischio riguardanti la stabilità dell’argine. Un’altra soluzione potrebbe essere quella di far arrivare le autocorriere direttamente nella frazione di Longana, dove i passeggeri potrebbero attendere e scendere in tutta sicurezza e dove il mezzo avrebbe tutto l’agio per fare manovra. Questa scelta comporterebbe una “perdita di tempo” di due o tre minuti; non crediamo che ciò sia vitale per la funzionalità e i costi del servizio, per cui ci sembra l’ipotesi al momento migliore.
Le attuali variazioni della canalizzazione del traffico sulla Ravegnana dovrebbero, secondo noi, essere l’occasione per condurre a una modifica, definitiva, di questo problema. Che fra l’altro, diventerebbe ancora più importante nel caso venisse, in un futuro speriamo non troppo lontano, operata una scelta di potenziamento complessivo del trasporto pubblico.

Pippo Tadolini, consigliere territoriale di Ravenna in Comune Zona 7

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