Penne in Comune: Sos sisma

Di: Lauretta Bellini 

Mi piacerebbe vedere da parte dei parlamentari italiani, ministri, senatori a vita ecc., un gesto concreto di solidarietà verso le popolazioni del centro Italia colpite da uno sisma che sembra non avere fine.

Le sole parole per esprimere la loro solidarietà verso i nostri concittadini colpiti tanto duramente non sono più sufficienti.

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Se è vero che anche i cittadini che vivono in situazioni economiche precarie si sono già adoperati con donazioni, magari piccole, ma fatte con il cuore; se le Associazioni religiose e laiche si sono attivate al medesimo scopo; se tanti militari e civili stanno lavorando da mesi e in condizioni difficilissime per cercare di alleviare la sofferenza di questa popolazione, sarà possibile che i parlamentari e i percettori dello stramaledetto vitalizio (creato per un’errata e voluta mal interpretazione dell’art. 69 della Costituzione), non riescano una volta tanto a mettere mano al portafoglio e tirar fuori qualche centinaio di euro ciascuno, per dare un contributo solido e non volatile come le sole parole?

Non dimentichiamo che, pur se l’Italia è una Terra soggetta a fenomeni sismici e pure vulcanici, nessun Governo ha mai fatto nulla per la manutenzione e la conservazione del territorio, nonostante il corso dei decenni ci siano stati disastri enormi.

Si è preferito, dopo tante parole pronunciate a tragedie appena avvenute, far finta di nulla e condonare a chi aveva costruito in zone ad alto rischio, senza permesso o con autorizzazioni ottenute sottobanco da amministratori disonesti. Le trivelle dislocate nel mare Adriatico, proprio di fronte alle Marche e all’Abruzzo, nonché davanti alla riviera di Ravenna, c’entrano qualcosa su quest’attività sismica fuori controllo?

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